
NAZIONALE FEMMINILE: NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE
La storia continua.
Tanto per intenderci:
- ventitré goal di scarto nei Paesi Bassi contro le padrone di casa,
- dodici goal di differenza nella gara di Chieti contro la Svizzera,
- differenza reti dopo le prime due gare pari a trentacinque goal,
- il secondo posto nel girone di qualificazione agli Europei, come ampiamente previsto, è un miraggio,
- lotteremo per la terza posizione contro la Bosnia e torneremo a sperare, come negli anni passati con la maschile, nei ripescaggi tra le quarte migliori terze; dovremmo però vincere in Svizzera, almeno.
Questo è un copione già visto e rivisto. Alla fine si potrebbe dare la colpa ai tecnici in panchina, ma questa strategia sarebbe imbarazzante; loro non hanno avuto carta bianca come Trillini, e soprattutto non hanno avuto la stessa disponibilità economica per l’organizzazione generale; non voglio quindi parlare degli allenatori di lingua spagnola che siedono in panchina. Voglio invece ricordare che, come nelle passate edizioni delle “governance” federali, siamo ancora a carissimo amico per quanto riguarda il settore femminile e nulla di confortante si prospetta per il futuro.
Quelli che, nella passata campagna elettorale, hanno rifiutato la proposta di Regola 19 per il settore femminile e quelli che, a pochi mesi dalle elezioni, hanno fatto il “salto della quaglia” pensando erroneamente di avere tutte le soluzioni in tasca per risolvere la drammatica situazione dell’attività relativa alle atlete, finora non hanno cavato un ragno dal buco, sia in termini di numeri per quanto riguarda le risorse umane, sia per ciò che concerne eventuali “Piani Marshall” di Loriana memoria.
Adesso qualcuno dirà: “Ma qual era la proposta di Regola 19?”. Io rispondo a questi poveri stolti indegni di alcuna attenzione e considerazione di non fare i furbi; sapevate tutto a tempo debito, ma avete fatto altre scelte, rivelatesi a dir poco inconsistenti, anzi bisogna avere il coraggio di dire disastrose perché peggiorative dello stato in essere.
Fate la cortesia! Lasciate stare! Abbiate la coscienza morale ed etica di riconoscere la vostra incapacità e incompetenza e di farvi definitivamente da parte.
E non provate a giocarvi l’alibi della mancanza di soldi, non siete credibili, lo sapevate che non c’erano prima di salire al governo federale, molto prima; alcuni di voi facevano parte addirittura della vecchia gestione e sono stati complici del disastro di risultati, in tutti i sensi.
Se poi qualcuno pensa che queste siano offese gratuite, si sbaglia di grosso! Sono considerazioni meramente di carattere politico e voi dovete accettarne i contenuti, in quanto politici criticabili quando si è di fronte a un fallimento; critiche politiche nei canoni dell’educazione e del rispetto, si, ma pur sempre critiche doverose da parte di chi soffre tantissimo a vedere questo scempio sportivo.
Stanislao Rubinetti