
LA PROPAGANDA CONTINUA
I successi di seconda divisione
Ho aspettato qualche giorno prima di scrivere quest’articolo, era necessario che terminassero gli squilli di trombe e i rulli di tamburi per gli stratosferici (?) risultati raggiunti dalle nostre Squadre Nazionali giovanili femminili, risultati che hanno portato a sfilare l’immancabile carro dei vincitori sul quale si sono affrettati a salire, come sempre, le solite figure che alimentano la propaganda di sistema. Magari i personaggi cambiano, ma le figure no, sono sempre le stesse, figure di vertice sia dal punto di vista tecnico che dirigenziale.
Si, c’è questo atavico e italico modo di evidenziare il proprio ruolo, anche se non è stato determinante, e cioè quello di porsi mediaticamente in prima linea solo e soltanto in occasione di ipotetici successi ai più sconosciuti; questa è una moda che va avanti da oltre trent’anni nello sport, in particolare nella Pallamano italiana, e cioè da quando i “social media” la fanno da padrone nel contesto della comunicazione di massa.
Quindi siamo costretti a leggere affermazioni del tipo:
- D.T. Alfredo Rodriguez, Comunicato Stampa FIGH del 12 agosto 2025 - La Nazionale U17 che ha vinto a Pristina è il frutto del lavoro che abbiamo avviato con il nuovo ciclo tecnico (quale lavoro?) voluto dalla Federazione. Sono felicissimo che il risultato sia arrivato dopo l’eccellente lavoro svolto come area femminile, … (quale lavoro?). Vogliamo condividere questo anche con gli attori del movimento italiano… (Come? Quando?) Il prossimo step sarà continuare questo lavoro, … (quale lavoro?). Le prestazioni delle nostre Nazionali giovanili rappresentano un grandissimo passo in avanti nel progetto (quale progetto?) che abbiamo intrapreso.
- C.F. Katia Soglietti, Comunicato Stampa FIGH del 12 agosto 2025 - La Federazione e tutte le persone che hanno operato dietro le quinte di queste Nazionali giovanili hanno svolto, fin dal principio, un lavoro straordinario (quale lavoro?). L’impianto organizzativo (quale impianto?) creato dall’insediamento di questa Governance federale è stato vincente: un progetto (quale progetto?) che parte dal lavoro nelle aree e arriva fino a queste competizioni. Quando c’è unione, coesione e sintonia, (tra chi? Dove?) tutto sembra più facile e viene ancora meglio.
- P.F. Stefano Podini, Comunicato Stampa FIGH del 12 agosto 2025 - Il trionfo agli EHF Championships di Pristina è un risultato che premia lo straordinario lavoro (quale lavoro?) compiuto da questa squadra e dai nostri tecnici: il percorso di crescita (quale percorso?) affrontato da questa selezione… È su questa strada che dobbiamo proseguire (quale strada?), con l’obiettivo di posizionare stabilmente l’Italia all’interno dei grandi eventi internazionali, senior e giovanili (come?), offrendo nel contempo ai nostri talenti opportunità di crescita e di confronto quotidiane (come?), combinando l’indispensabile lavoro dei nostri club a una visione che dev’essere ampia e internazionale (come si fa questa combinazione?). È un lavoro graduale… (quale lavoro?).
Senza dimenticare di segnalare sui vari profili Facebook le solite baggianate di bassa lega che amplificano l’egocentrico e scontato messaggio del tipo “Io c’ero, è merito anche mio!”
Detto questo, vorrei segnalare che
- con la “governance” guidata dall’ex Presidente Federale Pasquale Loria, senza particolari e roboanti “opere di ricerca e selezione” sono stati vinti i Campionati Europei di 2a Divisione a Chieti nel 2021 e a Pristina (Kosovo) nel 2023 con l’U19F e a Tbilisi (Georgia) nel 2018 con l’U18M; quindi finora nulla di nuovo sotto il sole;
- quelli disputati dalle selezioni nazionali dell’U17F (primo posto nella classifica finale) e dell’U19F (terzo posto) sono Campionati Europei di 2a Divisione, cioè manifestazioni che vedono competere nazioni ufficialmente posizionate dal 24° posto in poi nel “ranking” internazionale giovanile;
- come da me scritto più volte, in tempi non sospetti, nel gruppo WhatsApp di Regola 19 (non tutti possono farne parte), viste le nazioni partecipanti al Campionato Europeo U17F di 2a Divisione, era impossibile non qualificarsi ai prossimi Campionati Europei 2027 di 1a Divisione (a 24 squadre); non c’è bisogno di essere uno scienziato per fare questa affermazione, è sufficiente guardare il “ranking” ufficiale diramato nel 2024 dall’EHF per quanto riguarda le categorie giovanili, classifica dalla quale si evince che l’Italia, in coabitazione con altre nazioni (tra le quali incredibilmente c’è anche la Slovenia), risulta posizionata al 27° posto nel settore femminile (vedere il documento allegato);
- con tutto il rispetto per le nazioni che hanno partecipato, battere faticosamente di uno, due o tre goal squadre come la Bulgaria, l’Ucraina, Israele, la Finlandia, la Georgia, non dovrebbe renderci particolarmente felici e soddisfatti, dovrebbe essere il minimo indispensabile richiesto, se effettivamente si sta seguendo un progetto o un programma serio e dettagliatamente articolato;
- per i nostri successi (ai più ignoti), dobbiamo ringraziare la EHF e l’IHF che si sono inventate manifestazioni a 24 o 32 partecipanti; senza questa iniziativa, saremmo ancora anonimi spettatori di eventi a cui partecipano nazioni molto più preparate e motivate di noi;
- l’erba del vicino è sempre più verde; altre federazioni nazionali stanno giustamente festeggiando i reali successi delle loro nazionali giovanili nei campionati europei e mondiali di 1a divisione, vedi il basket e la pallavolo;
- forse nessuno si è accorto che la Slovacchia, ripeto la Slovacchia, ha vinto una storica medaglia d’oro ai Campionati Europei (quelli veri!) di 1a divisione; … della serie: quando entreremo tra le prime dieci nazioni europee, potremmo fare giustamente altisonanti, declamatori e retorici comunicati stampa;
- a tutto ciò aggiungiamo, per l’ennesima volta, la persistente mancanza di attenzione per il settore femminile (a tutti i livelli), in tal modo come possono aprirsi dei veri cicli duraturi e soddisfacenti di prestazione ad alti livelli?
La realtà è che non esistono né progetti né programmi (oltre che contributi economici) a livello giovanile, ma solo un’accozzaglia di decisioni inutili, insignificanti e prive di valore che prevedono solo la scelta di particolari personaggi che devono occupare posizioni di prestigio, lasciando alla capacità e alla competenza dei singoli il compito di dettare le linee guida da seguire.
La cosa preoccupante è che non c’è una, dicesi una, voce che formuli delle considerazioni di carattere tecnico e politico su questo stato di cose in maniera asettica e critica; andando avanti così, non abbiamo alcuna speranza, tranne quella di accontentarci di sporadici e anonimi successi di seconda divisione.
Stanislao Rubinetti
