Politica Sportiva

SETTORE FEMMINILE? SEMPRE PEGGIO!

Mala tempora currunt

12.07.2025 16:19

Il Consiglio Federale, nella riunione svoltasi domenica 6 luglio a Misano Adriatico, ha preso atto che il numero di iscrizioni pervenute (sei) non consente di dare seguito all’organizzazione del campionato di serie A2F come previsto con il Vademecum 2025/26.

Le conseguenti decisioni del Consiglio Federale: 

  • riapertura delle iscrizioni (fino al 22 luglio);
  • la serie A2F sarà, ancora una volta, un campionato di accesso;
  • i gironi saranno formulati su base territoriale (regionale o interregionale);
  • obbligo soltanto di una categoria, a scelta tra l’Under 14 e l’Under 16;
  • non sarà organizzata la serie B femminile come previsto con il Vademecum 2025/26;
  • le tasse di iscrizione saranno successivamente rimodulate, in una misura indicativamente pari a circa il 50% di quelle che erano state previste nel Vademecum 2025/26;
  • potranno partecipare con una seconda squadra anche le società già iscritte al campionato di serie A1 femminile, senza diritto alla promozione;
  • il numero dei gironi, la composizione degli stessi e i criteri di promozione saranno definiti dal Consiglio Federale alla luce del quadro definitivo delle iscrizioni, in linea di massima tramite una fase unica di play-off a concentramento, da realizzarsi al termine della stagione;
  • le iscrizioni finora pervenute saranno ritenute valide anche per la nuova formula di campionato.

 

Alcune considerazioni di carattere politico:

  • da parte della nuova “governance” della FIGH, poco dopo il suo insediamento, c’è stata una corsa immotivata per impossessarsi del progetto del campionato femminile AICS 2023/24, progetto che è stato senza ombra di dubbio un successo senza precedenti sia per quanto riguarda la “regular season” sia per ciò che concerne la fase finale dei “play off”, sia per la decorosa copertura mediatica effettuata tramite i canali “social” di Regola 19; nella stagione 2024/25, quindi, la FIGH ha dato vita al trofeo “B Cup” femminile, una manifestazione tristemente abbandonata al suo destino di evento totalmente anonimo e sconosciuto ai più; siate sinceri, quanti di voi sapevano dell’esistenza di questa competizione? E dire che nella manifestazione organizzata dall’AICS ha partecipato anche la squadra della società dell’attuale Consigliera Federale, sig.ra Katia Soglietti; francamente si aspettavano risultati molto più soddisfacenti dal trofeo “B Cup”, invece abbiamo assistito all’ennesimo fallimento di un progetto nato male e portato avanti in maniera pessima; quanti articoli sono apparsi sui canali ufficiali mediatici della FIGH in relazione a tale evento? Poi, nel Vademecum 2025/26, è stata inserita la Serie B femminile, ma anche questo tentativo di portare avanti una nuova iniziativa è naufragato, in brevissimo tempo, per l’esiguo numero di iscrizioni alla Serie A2F (sei); quindi un fallimento dopo l’altro;
  • la nuova “governance” federale è molto concentrata su aspetti inerenti al “maquillage” della propria immagine, come per esempio il “restyling” del nuovo sito WEB federale, la nuova piattaforma relativa ai tesseramenti, l’introduzione dell’Instant Replay durante le gare dei massimi campionati federali, la sponsorizzazione “Kempa (a proposito! Come è andata a finire?) oppure è molto predisposta a realizzare iniziative intese a rafforzare le attività sportive in quei centri dove la Pallamano già di per sé è forte e rappresenta una vera e propria istituzione (vedi il probabile nuovo centro federale a Cassano Magnago, ma è così importante per la Pallamano italiana?); nulla si sa invece riguardo a progetti riguardanti il settore femminile, in particolare l’attività giovanile femminile anche promozionale (come dimenticare il famoso “Piano Marshall” per questo settore, programma tanto sbandierato nell’era Loria, di cui facevano parte, ricordiamolo ancora una volta, cinque dei componenti dell’attuale Consiglio Federale); insomma, come abbiamo già scritto in precedenti articoli, un “edificio bello a vedersi dall’esterno”, ma che risulta “totalmente inutilizzabile in riferimento alle funzioni che realmente dovrebbe svolgere”;

Si potrebbero fare ulteriori commenti, ma mi fermo qui in quanto sembra tutto abbastanza chiaro, abbiamo un quadro della situazione desolante. L’ingresso di nuove donne all’interno del Consiglio Federale doveva essere il motore propulsivo per idee e progetti innovativi a favore del settore femminile, ma così non è stato finora. Diciamolo chiaramente: a chi importa del bene della comunità della Pallamano femminile? C’è ancora qualche pazzo che, liberandosi dalle condizioni capestro legate alla cura del proprio orticello, riesce ad essere così illuminato da combattere per una Pallamano femminile italiana indirizzata verso palcoscenici migliori? 

Siamo entrati in un tunnel in cui non si vede alcuna luce; prima di procedere oltre, qualcuno dovrà prendersi le responsabilità di quanto sta accadendo, altrimenti “mala tempora currunt (corrono brutti tempi) sed peiora parantur” (ma se ne preparano di peggiori).

 

Stanislao Rubinetti

 

UN SETTORE DA RIFONDARE