CORSO PER TECNICI DI BEACH HANDBALL

Oggi parliamo del corso per tecnici di Beach Handball (di che livello?). Tengo subito a precisare che non farò disquisizioni di carattere tecnico ma esclusivamente di carattere politico soffermandomi, in particolare, su alcune considerazioni dal punto di vista organizzativo.

          Si tratta di un corso attualmente in svolgimento o meglio siamo arrivati alla verifica del livello di apprendimento finale. Il corso, tenuto dal tecnico federale Luigi Toscano, è stato programmato prevedendo 16 ore di lezione divise in due parti: 8 ore in “e-learning” (formazione a distanza) e 8 ore in presenza.

          Al termine del corso, entro la fine di settembre 2020, ogni discente doveva presentare tre tipi di elaborati scritti:

  • su un argomento a scelta tra quelli trattati al corso (tema formazione);
  • sulla pianificazione e sulla programmazione di allenamenti simulando le fasi del raduno di una squadra (tema allenamento);
  • sulla preparazione di un progetto che potesse essere utilizzato dalla FIGH (tema “manager”).

          Ora, considerando che siamo al 26 novembre, quasi due mesi dopo la data di scadenza delle consegne dei “Project Works” (vedere la Circolare allegata), in quanto a concreta partecipazione da parte dei discenti, c’è da rilevare che i risultati non sono per niente confortanti: il numero di elaborati consegnati è estremamente basso, una percentuale decisamente molto preoccupante; ovviamente rimango a disposizione per eventuali rettifiche da apportare ai contenuti di tale articolo e per richieste di confronto pubblico riguardo alla veridicità di quanto scritto.

          Prima di fare alcune considerazioni riguardo a tali risultati, bisogna fare una doverosa anticipazione: ritengo che Luigi Toscano, soprattutto dal punto di vista dell’attività di formazione, sia una figura di tutto rispetto, quanto di meglio si possa avere sul territorio nazionale; ho avuto la fortuna di collaborare con lui nell’Area 7 per due anni e mezzo, io come Responsabile d’Area, lui come Direttore Tecnico delle Rappresentative e formatore regionale; posso dare un giudizio sulle sue preziose qualità di tecnico, formatore, selezionatore e organizzatore proprio perché ho lavorato a stretto contatto con lui, quindi non mi sono basato esclusivamente su eventuali curriculum di carattere sportivo, ma su concrete osservazioni in merito al lavoro svolto.

          Aggiungo che, secondo diversi partecipanti, i contenuti del corso sono stati molto interessanti e il lavoro svolto, nonostante le poche ore a disposizione, è stato condotto in maniera impeccabile. Tanto di cappello quindi!

          Rimane il fatto delle scarse percentuali di partecipazione attiva da parte dei discenti sulle prove di apprendimento finale; questo è un aspetto che deve far riflettere.

          Con queste premesse mi domando:

  1. perché il corso (di 1° livello?) per tecnici di “Beach Handball” dura solo 16 ore mentre quello (corrispondente?) di “Indoor Handball” ne dura 64?
  2. Come è possibile che ci voglia così tanto tempo per completare un corso di 16 ore?
  3. La parte in presenza sarà completata da coloro che non hanno avuto ancora modo di parteciparvi?
  4. Perché i partecipanti non rispondono in maniera rapida e attiva alla compilazione dei “test” finali?
  5. Quale credibilità e affidabilità si può dare agli esiti di un corso di poche ore con tali livelli di consistenza didattica e partecipazione?
  6. Perché i vertici del Settore Tecnico (e soprattutto quelli federali) non valorizzano, in tal senso, il lavoro del formatore stabilendo dei criteri più rigidi in merito alla presentazione dei “test” finali? Chi rispetta la data di scadenza è meritevole di considerazione, per gli altri ci sarà una prossima volta.
  7. E cosa molto importante: perché il formatore, o meglio il corpo docente, non pretende la definizione di questi criteri da parte del Settore Tecnico evitando, in tal modo, di assistere a risultati del tipo indicato sopra?

          Insomma, questa attività di formazione, la vogliamo fare in maniera seria o deve essere solo motivo di propaganda? C’è un interesse reale da parte dei vertici federali ad ottenere risultati di un certo livello?

O dobbiamo solo riempire pagine di promesse elettorali che nella sostanza non hanno attuazione pratica?

          Peraltro ricordo che per giudicare la bontà di un’iniziativa come quella di un corso di formazione tecnica, uno dei parametri più importanti di valutazione è il livello di preparazione finale conseguito da ciascun partecipante.

Stanislao Rubinetti                 

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